
Cosa mangiare in Russia.
Nel nostro viaggio in Russia abbiamo avuto modo di testare le prelibatezze della cucina russa: noi non ne siamo rimasti affatto delusi, perché ci piacciono i sapori decisi e la cucina non troppo elaborata. Come ormai anche in Italia, non è facile assaggiare i piatti tipici del luogo, ormai vanno di moda le rivisitazioni in chiave moderna delle ricette tradizionali o l’abbandono della tradizione in favore di cucine internazionali, e questo lo abbiamo riscontrato anche a Mosca e San Pietroburgo, ma qualche cosa di tipico siamo riusciti a trovarlo ed assaggiarlo.
Borsch.

Abbiamo scoperto il borsch, una zuppa con ingrediente principale la barbabietola (un ingrediente che abbiamo anche noi ma che non utilizziamo molto nella nostra cucina) e viene servita con la panna acida, che ha un sapore più delicato rispetto a quella che abbiamo qui.

Visto il clima invernale del paese le zuppe la fanno da padrone, ne abbiamo assaggiato una con l’orzo ed una che chiamano chicken noodles (ma non hanno niente di asiatico, soprattutto perché non c’erano i noodles).

Blini.

I blini esteticamente ricordano le crepes, ma sono decisamente più saporite e burrose, si possono mangiare da soli o con ripieno salato o dolce; noi per sicurezza li abbiamo mangiati in tutte e tre le versioni. Il blini sicuramente è un alimento che può piacere, oltre che ai grandi, anche ai bambini.

Pelmeni.

I pelmeni sono dei ravioli ripieni di carne e sono veramente buoni.
Tepemok.

Tepemok è una catena di fast food molto diffusa che ripropone pietanze della cucina russa.
Noi ne abbiamo provati diversi ed in varie località e possiamo dire che il cibo è buono e fresco (i blini vengono preparati davanti ai nostri occhi).

Lo consigliamo sia per la qualità, sia per la curiosità di provare cibo tradizionale a prezzi davvero modici, sia se si è di fretta e non si vuole mangiare un panino.
My-My.

My-My è un self service dove troverete, oltre a piatti della cucina locale, anche piatti esotici come il sushi o asiatico.

Difficilmente troverete qualcuno parlare inglese, ma a gesti e qualche parola internazionale ci siamo capiti da ambo le parti.

Se volete provarlo fate attenzione alla mucca fuori dal locale, infatti my-my si pronuncia mu mu!
Anche questo è consigliato, soprattutto perché alla cassa omaggiano di caramelle mou (sono meno gommose rispetto a quelle che abbiamo in Italia e non si attaccano al lavoro del dentista rispetto alle nostre, ma sono buonissime da creare dipendenza).
Mercure (ristorante).

L’ultimo giorno di Mosca abbiamo deciso di mangiare al ristorante dell’albergo, dove di tipico viene proposto molto poco, ma questo viene ricompensato dalla qualità degli ingredienti. Enrico ha preso un manzo alla stroganoff, questo piatto è accompagnato dalla vodka.

Ci sentiamo di consigliarlo solo a chi come noi non vuole andare in giro a cercare qualche altro locale perché il giorno dopo deve alzarsi presto per prendere il treno.
Nello stesso locale vengono fatte accomodare persone che devono cenare, oltre a quelle che usufruiscono della caffetteria o per bere qualcosa di alcolico; a noi piace cenare in relax e non è l’aria che si respira in questo “ristorante”, perché oltre a chi decide di consumare un vero pasto, ci saranno mini riunioni di lavoro o amici che si bevono un birra con grasse risate generali.
Backlazhan (ristorante).

In questo viaggio abbiamo provato la cucina ubzeka, il ristorante che abbiamo provato noi è all’interno del centro commerciale Galeria a San Pietroburgo, che è proprio di fronte all’hotel nel quale abbiamo soggiornato.

Abbiamo provato due antipasti e due secondi (nelle foto ne manca uno perché ha vinto la fame sulla voglia di documentare). Vi avvisiamo che il locale è molto grande e, se non abbiamo capito male, in un’unica immensa sala è disponibile un menù che unisce 3 tipologie di ristoranti diversi, ci sono tanti commensali e questo crea un po’ di confusione (ma è sopportabile, non si esce con il mal di testa).

All season (ristorante).

Altro ristorante di San Pietroburgo, non distante dalla Cattedrale di Sant’Isacco; come indica il nome vengono proposti menù in base ai prodotti stagionali disponibili, il cibo è molto buono e la qualità degli ingredienti è alta. La cucina non è certo tipica russa, vengono proposti i piatti in maniera scenografica (funghi cotti al momento con la fiamma da cucina, secondo accompagnato con ghiaccio secco sul quale viene versato del liquido e si crea una fitta nebbia).

Anche voi avete mangiato qualcosa di tipico russo e vi è piaciuto? Noi stiamo già cercando un ristorante russo a Milano per riassaggiare tutto! ;p

