
Museo e Memoriale National September 11.
Una delle tappe che non deve mancare per chi si reca nella città di New York è il memoriale e il museo National September 11, richiede il coraggio di confrontarsi e riflettere su uno dei più tragici eventi del recente passato.

Credo che sia scolpito nella mente di molti l’attacco terroristico avvenuto l’11 settembre del 2001, è un evento conosciuto anche da chi non era ancora nato, e premettiamo che visitare il memoriale e il museo non sarà affatto semplice.
Il Memoriale.

Per ricordare il dramma di quel giorno sono state costruite due enormi e profonde fontane di marmo nere, di forma quadrata, sulle fondamenta delle Torri Gemelle.
Da tutte e quattro le pareti interne delle vasche scorre una cascata d’acqua che si raccoglie sul fondo per poi scorrere fino ai bordi di un foro centrale (sempre di forma quadrata), dove viene inghiottita per precipitare sottoterra. Hanno scelto di creare il memoriale con questa forma per dare la sensazione, a chi guarda, di trovarsi davanti a due buchi neri senza fine che attirano a sé la materia per inghiottirla al suo interno.
Sui quattro i bordi delle due vasche sono incisi i nomi di tutte le 2.983 vittime di quella giornata: sia le persone che lavoravano all’interno delle Torri e che hanno perso la vita nel crollo o nel momento dell’impatto degli aerei, sia i soccorritori che hanno dato la loro vita per cercare di salvarne altre (di questi molti sono pompieri).
Ogni mattina lo staff del memoriale depone una rosa bianca sul nome di quella o quelle vittime che avrebbero compiuto il compleanno in quel giorno.
L’atmosfera che si vive è surreale: nonostante si sia nel cuore di Manhattan i rumori del traffico e dei lavori in corso sono coperti dal suono dell’acqua della fontana che attutendo tutto ricrea un silenzio irreale.
Fa tenerezza osservare le visite guidate di qualche scolaresca americana, con la guida che spiega ai bambini piccoli cosa sia questo luogo e cosa ci fosse prima.
Il memoriale è situato all’interno di una grande piazza pubblica ed è accessibile a tutti senza pagare alcun biglietto d’ingresso, questo porta un grande afflusso di visitatori che comunque devono portare rispetto al luogo.
Museo dell’11 Settembre.
La visita al museo incomincia scendendo le scale, sì, perché il museo si trova proprio al di sotto delle vasche del memoriale, e si snoda su due livelli attraverso quelle che erano le fondamenta delle Torri Gemelle.
All’interno del museo si possono vedere le pareti di cemento armato rinforzato realizzate al tempo dei primi scavi per contenere le acque del vicino fiume Hudson, oppure i resti di quanto è rimasto delle colonne di acciaio e cemento che costituivano l’ossatura dei grattacieli: si possono solo immaginare le dimensioni reali e si rimane agghiacciati dall’osservare pezzi di acciaio pesanti ed enormi piegati su sé stessi dal calore dell’incendio che si è scatenato con l’esplosione degli aerei dopo l’impatto sugli edifici.
Si susseguono inoltre veri e propri reperti di grandi dimensioni che vengono mostrati esattamente come sono stati ritrovati: camion dei pompieri schiacciati dal peso di qualche blocco di cemento che gli è precipitato sopra, pezzi dell’antenna delle telecomunicazioni che sovrastava una delle due torri, il motore di uno degli ascensori, automobili della polizia e taxi divelti, ecc.
L’atmosfera è difficile da descrivere: è buio, regna un rispettosissimo silenzio, ancora più assordante di quanto si sperimenta in superficie al memoriale.
La parte emotivamente più forte e toccante però è quando si entra nelle stanze dove sono appese al muro tutte le foto con i nomi delle vittime e sono riportate anche delle memorie, i ricordi, gli oggetti, le foto e le testimonianze.
In una stanza buia sono disponibili dei filmati dove viene riportata un breve biografia di alcune vittime e qualche parente racconta un aneddoto della sua vita.
L’ultima parte del museo è quella che fa veramente male, come un pugno nello stomaco, infatti sono disponibili diverse “uscite d’emergenza” per terminare il tour prima della fine nel caso ci si senta male: è un susseguirsi di foto, filmati, oggetti personali appartenuti alle vittime (scarpe, occhiali, badge, borse, ecc) mostrati così come sono stati ritrovati, audio drammatici di quei momenti.
Sono a disposizione delle cornette che si possono appoggiare all’orecchio per ascoltare le vere conversazioni audio che gli equipaggi degli aerei dirottati si scambiavano con le torri di controllo in quei drammatici momenti, o i messaggi strazianti di addio che i passeggeri spedivano con il cellulare ai propri cari quando avevano capito che non c’era più nulla da fare.
Ad un certo punto per noi è stato emotivamente troppo e, presi da un senso di nausea, abbiamo ultimato l’ultima parte abbastanza velocemente e siamo usciti fuori in superficie all’aria aperta.
Non è un’esperienza facile, non è per tutti, ma se volete fatela per conservare la memoria, certamente ormai sbiadita dal tempo, di quanto è successo quel terribile giorno.
L’ingresso del museo si trova nella piazza del World Trade Center, in prossimità delle due vasche del memoriale, il biglietto di accesso costa 26$ per gli adulti, 20$ per i teenager, 15$ per i bambini da 7 a 12 anni, è gratuito per i bambini sotto i 7 anni, in questi prezzi non è compresa l’audioguida (tra le lingue disponibili c’è anche l’italiano).
Avendo visitato il museo in bassa stagione non abbiamo acquistato i biglietti on line, ma il giorno stesso in cui ci siamo recati, senza praticamente fare fila. Vi sconsigliamo però il nostro approccio in alta stagione, ma vi invitiamo ad effettuare prima la prenotazione.
Come arrivarci.

Il museo e il memoriale dell’11 settembre sono facilmente raggiungibili in metropolitana, scendendo alla fermata “World Trade Center”.
Questa fermata è stata recentemente ristrutturata, perché completamente distrutta durante l’attacco alle Torri Gemelle.
Sotto il livello della strada è stato inaugurato un elegante centro commerciale della catena Westfield, mentre all’esterno è stato completato un moderno monumento che rappresenta le ali di un uccello che spicca il volo (simbolo di speranza, che, con il suo colore bianco, ricorda una colomba). Volendo, dalla fermata si può accedere direttamente alla biglietteria della Freedom Tower, senza uscire in superficie.

