
San Pietroburgo #1.
Dopo aver visitato Mosca che ci ha affascinato moltissimo, siamo partiti in treno verso San Pietroburgo: la Venezia del Nord, così soprannominata per i suoi canali su cui si affacciano eleganti palazzi.

Sapsan.
Per muoverci abbiamo scelto di prendere il treno: il Sapsan, che è il treno ad alta velocità e la durata del viaggio è di solo 4 ore circa. La stazione di partenza è Leningradskiy (attenzione: sul biglietto potrebbe essere indicata con un nome diverso, ma da questa stazione partono e arrivano i treni da e per San Pietroburgo).
Abbiamo viaggiato in prima classe, i posti sono molto comodi (noi avevamo il tavolino) e nel costo del biglietto è compreso un kit di benvenuto (con ciabatte, maschera occhi, lucido scarpe, tappi per le orecchie e cuffia da collegare al sistema infotainment), una colazione abbondante, il wi-fi gratuito e la visione di film in russo o inglese.
Il bello di viaggiare in treno è che si può ammirare il panorama esterno, boschi di betulle e case in legno in tipico stile russo, oltre ad apprezzare come cambia il paesaggio spostandosi da Mosca (entroterra) a San Pietroburgo (sul Mar Baltico, quasi l confine con la Finlandia).
Nevsky Prospect.

Appena lasciati i bagagli in albergo siamo andati a fare una passeggiata sulla Nevsky Prospect, la principale via commerciale di San Pietroburgo, lunga oltre 4 km, che porta dalla stazione dei treni all’edificio dell’Ammiragliato. E’ un susseguirsi di attività commerciali (paragonabile al Corso Buenos Aires di Milano o a Via del Corso a Roma), molte delle quali, purtroppo, le troviamo anche a casa nostra (anche questa è la globalizzazione). Oltre ai negozi dei soliti marchi noti, sulla Nevsky Prospekt si possono ammirare anche tanti luoghi di interesse: qui sotto proviamo a raccontarvi ciò che abbiamo incontrato passeggiando dalla stazione del treno in direzione dell’edificio dell’ Ammiragliato.
Ponte Anichkov.

La Nevsky Prospect attraversa un canale con un ponte adornato da quattro statue a tema equestre: è il ponte Anichkov. Le quattro statue in bronzo mostrano quattro fasi dell’addomesticamento di un cavallo selvaggio e solo nell’ultima si può ammirare lo stalliere che l’ha avuta vinta sull’animale. Le statue sono molto dettagliate in tutti i particolari, comprese le vene sui muscoli dei personaggi.

Teatro Aleksandriskij.

Continuando con la passeggiata, poco dopo il ponte, sulla sinistra si nota un giardinetto il cui centro è dominato dalla statua dell’imperatrice Caterina II. Alle sue spalle campeggia la facciata del teatro Aleksandriskij, che per per geometrie e colori a noi ha ricordato molto la facciata del Bolshoi di Mosca.

Gostiny Dvor.

Procedendo oltre, sempre sulla sinistra troviamo l’edificio del Gostiny Dvor, letteralmente la “locanda delle carrozze”. E’ un edificio con la facciata ad archi e colonne che in passato era utilizzato come dai mercanti ambulanti che alloggiano nelle sue vicinanze per allestire le bancarelle con i loro prodotti da vendere. Oggi è diventato un centro commerciale che ospita vari negozi su due livelli.

Cattedrale di Kazan.

Subito dopo troviamo la Cattedrale di Kazan, la sua facciata e la sua cupola ricordano moltissimo il colonnato e la cupola della Basilica di San Pietro a Roma, infatti questo era l’intento dell’architetto al quale era stato dato l’incarico di costruirla… Inutile dire che il tentativo non è particolarmente riuscito bene, ma vale comunque la pena visitarla per ammirarne le statue, i portoni e gli interni (ingresso gratuito).

Chiese di Santa Caterina.

Sul lato opposto della strada, tra il Ponte Anichov e la Cattedrale di Kazan, si trovano due importanti chiese: la Chiesa Cattolica di Santa Caterina (purtroppo noi abbiamo ammirato solo l’esterno perché era chiusa) e la Chiesa Armena di Santa Caterina (ingresso gratuito, all’interno si trovano anche dei pannelli che ne raccontano la storia).
Gastronomia Eliseyev.

Va la pena entrare nella storica gastronomia Eliseyev: aperta nel 1903 in un bellissimo palazzo art deco, qui si possono acquistare per portare via e anche consumare ai tavolini, prelibatezze esclusive sia dolci che salate, sia tipiche russe che internazionali. Una visita la merita tutta e se avete un languirono potete soddisfarlo senza problemi.
Ammiragliato.

Infine in fondo alla Prospettiva Nevsky si arriva all’edificio dell’Ammiragliato, dalla caratteristica guglia dorata che svetta sulla città. La sua funzione originale era sia difensiva sia sede di cantieri navali. Ospita uffici militari e governativi e non è visitabile all’interno. La sua caratteristica principale è che ha una pianta a forma di P greco, cioè ∏, iniziale del nome dello zar Pietro Il Grande.
Campo di Marte e Giardino d’Estate.

A San Pietroburgo ci sono altre zone, al di là della Nevsky Prospect, dove è piacevole fare 4 passi (autocitazione :-)) in un’atmosfera più rilassata. Noi sono piaciuti il Campo di Marte ed il Giardino d’Estate, posti uno di fianco all’altro lungo il fiume Neva, all’altezza del ponte Troitskiy.

Il Campo di Marte è una spianata di erba e stradine sterrate che formano motivi geometrici, era utilizzato per le esercitazioni di militari. Al suo centro si trova il monumento ai caduti della rivoluzione, dove arde una fiamma perenne.

L’adiacente Giardino d’Estate è un piccolo parco così chiamato perché in origine era il giardino privato del Palazzo d’Estate dello zar Pietro I. Al suo interno, oltre al palazzo che gli da il nome, si trovano viali alberati, fontane, statue, un piccolo laghetto.
Seconda parte del nostro viaggio a San Pietroburgo.

